
Navigare privatamente usando una VPN
Al contrario di quello che credono in molti, navigare in internet usando la modalità di navigazione anonima non implica non lasciare tracce di sé in rete, né impedire a provider, forze dell'ordine e servizi terzi online di tracciarti.
La modalità in incognito, infatti, si limita ad evitare che nel tuo computer vengano salvati i dati temporanei tipici della navigazione (es. cookies, cronologia, file temporanei), ma non modifica né nasconde il tuo indirizzo IP.
L'indirizzo IP (Internet Protocol) è una serie di 4 numeri separati dal punto (es. 176.9.85.45) che identifica la macchina connessa a internet. Nel caso della tua connessione di casa, esso corrisponde al numero che l'azienda che ti fornisce la linea internet ha assegnato al tuo indirizzo specifico.
Il tracking dei siti che navighi, anche da parte di servizi internet che mostrano pubblicità di vario tipo, si basano anche sulla provenienza della visita, ovvero sull'indirizzo IP della persona connessa a internet.
Quindi, se in navigazione anonima visualizzi, ad esempio, il sito di un tagliaerba, esso vedrà che tu l'hai visitato e darà quell'informazione a chi deve mostrarti la pubblicità, che così di mostrerà sempre annunci di tagliaerba e attrezzi per giardino, anche quando non sarai in navigazione anonima.
Allo stesso modo, se le forze dell'ordine vogliono verificare chi ha avuto accesso ad un particolare sito e ne analizzano i log, possono risalire all'IP che lo ha visitato e quindi, attraverso il provider internet, all'indirizzo dal quale lo stesso è stato visto.
Onde evitare di essere così facilmente tracciabili, molti utenti utilizzano la cosiddetta VPN (Virtual Private Network). La VPN consiste in un Tunnel privato, stabilito con un server terzo, attraverso cui far passare tutte le informazioni di navigazione, facendo apparire un terzo come colui che accede al sito.
La VPN può essere considerata, in questo caso, come un prestanome. Tu richiedi ad un server terzo (quello della VPN) i dati e le immagini che ci sono su un sito web, il server terzo (quello della VPN) li richiede al sito originale al posto tuo e poi te le inoltra. In questo modo il sito visitato vedrà come visitatore non te, ma il server della VPN.
Questo sistema è sicuro per la tua navigazione anonima, ma non sempre può preservarti da indagini delle forze di polizia. Quest'ultime, infatti, possono richiedere al server della VPN i log di connessione e risalire comunque a chi ha visitato i siti web attraverso di essa. Resta facoltà del server VPN, secondo il luogo in cui si trova, la giurisdizione applicata e le norme contrattuali stabilite con te, decidere di rilasciare o meno i suddetti log alle forze dell'ordine che ne fanno richiesta.
Le VPN possono essere utilizzate anche, nello stesso modo, per accedere ai computer nella rete del tuo ufficio.
Usualmente le VPN (utilizzate al di fuori dell'ufficio) sono a pagamento e richiedono un'abbonamento, ma il browser di navigazione Opera ha una VPN integrata e gratuita che può garantirti una navigazione anonima, quantomeno nei confronti del tuo Fornitore Internet e dei siti che visiti.